La miscellanea è stata offerta a Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella Maestri per i suoi settanta anni. Collezionista e bibliofilo, Tiezzi ha raccolto negli anni un patrimonio librario, soprattutto di cinquecentine toscane, di grande interesse. Egli è inoltre impegnato nell'attività di valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana e presiede la Società Bibliografica Toscana.
Il volume raccoglie contributi che trattano di libri (manoscritti, incunaboli, stampati), di oggetti connessi con l'arte libraria, come la matrice xilografica dell'erbario del Mattioli (L. Gottscher), o i frammenti a stampa nelle copertine dei registri dell'Archivio di Stato di Siena (E. Mecacci). È una indagine sui contenuti (piuttosto che sui contenitori) lo studio di Anna Głusiuk dedicato a 'L'aborto e l'infanticidio nei libri poenitentiales (secc. VI-XII)'. Il contributo di G. Tigler ha per oggetto una scultura di Nicola Pisano già al Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino (attuale Bode-Museum). Scomparsa nel 1945, la scultura è riemersa nel 2015 nei depositi del Museo-Puškin, a Mosca.
Risponde pienamente all'esergo del titolo della miscellanea lo studio di Cinzia Cardinali dedicato agli autografi e documenti su e di san Bernardino da Siena conservati nell'Archivio di Stato di Siena. L'appendice curata da Rossella De Pierro ne offre una descrizione arricchita da riproduzioni. Degne di nota le vicende di due codici. L'attuale Conventi 1142 ter (già Codice dell'Osservanza 26) è stato acquistato presso la libreria antiquaria di Luigi Lubrano a Napoli nel 1912. Ritenuto di provenienza dell'Osservanza di Siena, fu richiesto dal convento al quale venne consegnato nel 1924. Esposto presso il Museo Castelli, il ms è stato riacquistato dall'Archivio di Stato nel 2019. [1] Le vicissitudini di questo ms si intrecciano con quelle del Codice dell'Osservanza 28 ora Conventi 1142 quater, codice 'di lavoro' già noto agli studiosi di san Bernardino. Aggiungo che è stato acquistato dalla Biblioteca Vaticana l'Itinerarium anni di san Bernardino di cui si erano perse le tracce dalla metà del sec. XVIII [2], indicato nello studio della Cardinali come ancora conservato a Parigi (IRHT, Collection privée, CP 360).
L'Hodoeporicon di Ambrogio Traversari e la sua diffusione soprattutto in Romagna è il soggetto del contributo di Fiammetta Sabba. En passant la studiosa parla di codici di mano di Ambrogio Traversari 'ancora conservati nella biblioteca conventuale del Museo Nazionale di San Marco', ma autografi o manoscritti con correzioni autografe del Traversari si conservavano nel convento di San Marco, la cui biblioteca, come noto, dopo la soppressione del 1808 è giunta (pur con molte dispersioni) nella Biblioteca Nazionale Centrale e nella Biblioteca Laurenziana di Firenze. Da sottolineare che il citato Plut. 13.12 (un descriptus è stato utilizzato per l'edizione a stampa) è di mano dell'allievo del Traversari, il monaco Michele di Giovanni da San Lorenzo.
Tra i contributi sulle opere a stampa E. Barbieri parla dell'editio princeps (1475) della Legenda aurea di Jacopo da Varazze volgarizzata. All'edizione, realizzata dal monaco camaldolese Nicolò Malerbi, collaborarono anche altri 'non disdegnando di attingere alla tradizione manoscritta volgare, già piuttosto ricca'.
Il Casanatense 1907 (Missale Amiatinum), già indagato da Michael Gorman, è stato prodotto nel sec. XI nello scriptorium dell'abbazia di San Salvatore al Monte Amiata. R. Prezzolini apporta nuove prove su questa origine. È stato stampato a Venezia nel 1604 il libro di madrigali a cinque voci La rondinella del monaco camaldolese Gabriele Fattorini studiato e in parte edito da Biancamaria Brumana. Considerata la distanza temporale l'accostamento tra il Messale e la raccolta di madrigali potrà sembrare azzardata, ma un elemento accomuna questi due prodotti librari: la loro unicità. Del libro dei madrigali è noto infatti un solo esemplare attualmente conservato a Ferrara.
Il ms. Pienza (Siena), Biblioteca di Palazzo Piccolomini, BI-CAS-1317 (olim MS 1) oggetto del contributo di Orazio A. Bologna testimonia un carme di Giovanni Pietro Arrivabene (1439-1504) dedicato a Pio II (1460 ca.). Alla bibliografia segnalata (David S. Chambers, 1984), occorre aggiungere almeno P.O. Kristeller (1963), Alfred A. Strnad (1968) e Piero Scapecchi (2006). La riproduzione di almeno una carta sarebbe stata senz'altro utile per tentare di identificare la mano del copista.
Il titolo non riflette pienamente il contenuto di questa miscellanea. L'origine o la provenienza toscana degli autori o delle opere indagate è l'elemento che accomuna la maggior parte dei ventotto contributi, ma non tutti trattano di 'cultura libraria o archivistica'. Gli ambiti sono molteplici (santità, arte e iconografia, bibliofilia e archivistica) e l'orizzonte temporale in taluni casi oltrepassa i limiti richiamati nel titolo ('tra Umanesimo e Rinascimento'). Gli autori, di diversa provenienza e formazione, hanno presentato saggi di valore diseguale, in qualche caso non aggiornati dal punto di vista bibliografico. Infine, in considerazione delle dimensioni del volume (420 pp.), un indice almeno dei nomi sarebbe stato particolarmente utile.
Note:
[1] Nella banca dati Mirabile è descritto con la segnatura Siena, Biblioteca del Convento di San Bernardino (Convento dell'Osservanza) 26: https://www.mirabileweb.it/manuscript/siena-biblioteca-del-convento-di-san-bernardino-(c-manuscript/220176 (cons. 27 aprile 2024).
[2] Ha ricevuto la segnatura Vat. lat. 15495 ed è ora digitalizzato: https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.15495 Sul ms. Sophie Delmas / Francesco Siri: L'autographe retrouvé de Bernardin de Sienne: l'Itinerarium anni et son histoire, in: Archivum Franciscanum Historicum 109 (2016), 431-506.
Manlio Sodi / Mario Ascheri (a cura di): "Ex libris... ne pereant". Cultura libraria e archivistica tra Umanesimo e Rinascimento (= Studi sulle abbazie storiche e ordini religiosi della Toscana; Vol. 10), Florenz: Leo S. Olschki 2023, XVII + 420 S., 72 s/w-Abb., ISBN 978-88-222-6891-4, EUR 55,00
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